In questi due appuntamenti con la rassegna Lezioni d’arte il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci ci parla dell’ultima fatica di Michelangelo nella Cappella Paolina. “Collocata all’interno dei Palazzi Apostolici e quindi esclusa dai percorsi museali, si chiama così perché fu Papa Paolo III Farnese a volerla come luogo di preghiera esclusivo riservato al Pontefice, alla sua Corte e ai suoi ospiti. Papa Farnese commissionò a Michelangelo che aveva appena concluso l’affresco del “Giudizio Universale” in Sistina (1541), la decorazione pittorica dell’intera Cappella. L’argomento generale doveva essere la vita degli Apostoli Pietro e Paolo