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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2012 alle ore 20:12.

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3 Italia ha lanciato questa mattina da Acuto, un borgo in «digital divide» della provincia di Frosinone, i suoi servizi di Internet in banda larga mobile con tecnologia Lte (Long term evolution) con velocità fino a 100 Mbps in download e fino a 50 Mbps in upload. Alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, l'amministratore delegato di 3 Italia, Vincenzo Novari ha presentato le caratteristiche del nuovo servizio e le funzionalità dei dispositivi - tablet e chiavette - che verranno attivati in tutta Italia a partire da Roma e Milano dal prossimo mese di dicembre.

Nel corso dell'evento, è stata effettuata la prima videochiamata intercontinentale in alta definizione via Lte con il quartier generale di Hutchison Whampoa, azionista di 3 Italia, che ha permesso al ministro Passera e al presidente del gruppo, Canning Fok, in collegamento da Hong Kong, di confrontarsi sulla strategicità della banda larga mobile per il superamento del digital divide nelle località extra-metropolitane e sui nuovi piani d'investimento della multinazionale cinese in Italia.

«Col servizio Lte, 3 Italia raggiunge l'eccellenza nella banda larga mobile» ha spiegato Novari sottolineando come la strategia di 3 Italia, ha già ottenuto sul fronte dei servizi 4G a 42 mega un primato sul mercato italiano, collegando circa 3800 comuni, pari all'80% della popolazione, dove ha già acquisito più di 150 mila clienti.

Bruxelles apre al 4G, raddoppia lo spettro radio
Intanto la Commissione europea ha deciso di ampliare, raddoppiandolo, lo spettro a disposizione per i servizi wireless ad alta velocità nell'Ue, che in questo modo raggiungerà valori pari a quelli degli Stati Uniti (circa 1000 MHz). La Commissione ha infatti disposto di aggiungere attorno alla banda da 2 GHz, 120 MHz supplementari allo spettro radio riservato alle tecnologie 4G come la Lte. Questa banda è attualmente utilizzata solo per le comunicazioni wireless di tipo Umts (Universal Mobile Telecommunications System), o reti di terza generazione (3G).

La decisione, si legge nel comunicato di Bruxelles, impone agli Stati membri di aprire le bande interessate entro il 30 giugno 2014 e fissa condizioni tecniche armonizzate per rendere possibile la coesistenza di tecnologie diverse. Il tutto amplia le possibilità di investimento per gli operatori mobili, con ricadute positive sull'economia, e consente ai consumatori di beneficiare, a lungo termine, di maggiore velocità nel trasferimento dei dati e di una gamma più ampia di servizi a banda larga.

Un migliore accesso allo spettro radio per le tecnologie 4G contribuirà notevolmente, secondo la Commissione, a realizzare l'obiettivo, fissato dall'Agenda digitale, di raggiungere una copertura universale nell'Ue di banda larga a una velocità di almeno 30 Mbps entro il 2020. «In Europa trarremo tutti vantaggio da collegamenti wireless più veloci», ha affermato la vicepresidente della Commissione Neelie Kroes, auspicando che gli Stati membri si attivino «in fretta per modificare le licenze esistenti».

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